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La storia Il manager di successo che non ha dimenticato famiglia e territorio

Il territorio dà e il territorio riceve. Qualche volta (raramente, purtroppo) è così. La scuola si impegna, gli insegnanti lavorano per farti crescere, e (qualche volta) c'è chi se ne ricorda. La famiglia sa fare la famiglia e i figli, magari molti anni più tardi, restituiscono. La storia di Claudio Zoppi è tutto questo e molto altro. In mezzo ci stanno talento, inventiva, determinazione e generosa riconoscenza.

Eppure, quando sedeva sui banchi dell'Istituto Leon Battista Alberti di Luserna, non era così. «Non è stato uno studente modello, non avrei mai detto che sarebbe diventato un uomo d'affari» : Beatrice Lella l'ha conosciuto allora, ai tempi dell'Alberti (chiuso nel 2013-2014 e da allora accorpato all'Itis Porro di Pinerolo). Era la sua prof. di francese. Oggi lo dice con affettuosa ironia:

«Da scapestrato che era, è diventato un manager» .

LA FUGA IN IRLANDA E LA NASCITA DI EAZYCITY

Classe '80, studi in Val Pellice (i genitori risiedono ancora oggi a Torre), Zoppi è un giovanotto brillante e inquieto. Nel '99 si diploma in ragioneria, nel marzo 2000 parte per il servizio militare: alpino ad Aosta.

Proprio durante il servizio militare il ventenne matura «una gran voglia di “evadere”. In un weekend di congedo incontrai un'amica appena rientrata da Dublino e decisi di pianificare la mia “fuga” in Irlanda» . Voleva starci sei mesi, come tanti coetanei.

Il primo lavoro è come magazziniere in un grande albergo di Dublino, poi impara l'inglese e viene assunto come reservation agent. «La mia vera formazione professionale (ma anche personale) ha avuto luogo proprio in Irlanda, dove ho potuto realizzare molti progetti. Qui fare impresa è molto più semplice e veloce che in Italia» . È il 2004 e Zoppi, con la socia Julia, fonda a Cork la EazyCity, compagnia che opera nel settore dei soggiorni studio e di formazione professionale all'estero: «In meno di una settimana avevo già in mano il certificate of incorporation che attestava formalmente l’apertura della mia società con il quale ho potuto essere subito operativo» .

Oggi l'azienda opera in tutta l'Irlanda e Regno Unito, con sedi anche in Spagna, Italia e Stati Uniti: un gruppo che a regime accoglie più di 5mila studenti e giovani professionisti l'anno. Ma quando si trattò di muovere i primi passi in quel mondo, Zoppi si ricordò dell'Alberti e dei suoi insegnanti.

«Datemi una mano per capire come agganciare le scuole, come riuscire ad offrire il meglio agli studenti italiani» . Lella e il collega Livio Borasio non si tirarono indietro: «Organizzammo un soggiorno studio a Cork, con due quinte dell'Alberti » . E regalarono a quell'ex alunno, un po' discolo ma decisamente intraprendente, quelli che si rivelarono saggi consigli. «A lui, come partner straniero, ci appoggiammo, prima scuola del Pinerolese, per il Master dei talenti: andò benissimo, poi altri istituti ci seguirono» , ricorda Lella, oggi docente al Porro di Pinerolo.

«La peculiarità della sua proposta è che lui va oltre il corso di inglese: ti organizza anche uno stage lavorativo, ti aiuta a scrivere il curriculum, la lettera di motivazioni, ti dà le dritte per affrontare un colloquio di lavoro. Ha fatto da trampolino di lancio per tanti ragazzi: anche i più timidi lì trovano modo di crescere e fare esperienze» .

Ora Zoppi è tornato a vivere in Italia con la figlia piccola e la moglie Costanza (responsabile dei programmi internazionali) e da Firenze dirige le filiali della EazyCity.

«Sono orgoglioso di quello che il nostro team ha raggiunto in questi 18 anni di accoglienza: siamo una piccola-grande famiglia. Conoscere da vicino un’altra realtà e cultura può essere davvero entusiasmante, oltre che cambiarci la vita. Non solo per gli sbocchi professionali futuri, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano e di crescita» .

LA BORSA DI STUDIO IN ONORE DI NONNO FELICE

Una bella storia di successo personale che poteva rimanere fine a se stessa. Ma le montagne non si dimenticano e anche se si è volato lontano, le radici, se le sai ascoltare, ti raccontano il passato e guidano nel futuro.

«L'autunno scorso - riprende Lella - Enrico mi ha telefonato e mi ha detto una cosa bellissima : 'Mi sono reso conto che nella vita sono stato molto fortunato e ora vorrei restituire qualcosa' » . Da qui, da una storia personale che si fa storia di riconoscenza e dunque collettiva, è nato il progetto 'Borsa di studio Felice Veneziani'. Cinque borse donate dalla EazyCity: 4 già destinate a studenti dell'Indirizzo Turistico dell'IIS Alberti-Porro (partiranno a luglio) e l'ultima ancora da assegnare. Un mese tutto spesato: viaggio in Irlanda, soggiorno, corso di inglese, stage in azienda e voucher per la spesa.

Zoppi l'ha intitolata a Felice Veneziani, il nonno di Pinerolo: «Era operaio alla Riv, con la passione per la terra. Mi ha sempre motivato, insegnandomi i valori del lavoro, del rispetto e della famiglia. Mi ha spronato a studiare e viaggiare. Con questo progetto, dedicato a lui, per me è come chiudere un cerchio. O meglio, come collegare i puntini della mia vita» .

Questa mattina, mercoledì 25, l'Alberti-Porro lo ringrazia con una piccola cerimonia in cui Zoppi racconterà qualcosa di sé e del suo percorso. Partito poco più di vent'anni fa dalla Val Pellice e andato lontano.

LUCIA SORBINO

Da dx, Zoppi, la moglie Costanza e la socia Julia col marito.

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