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Il dibattito Fusione dei Comuni: Giorgio Merlo rilancia la proposta del sindaco di Pinerolo

C'è nessuno? Sembrava più o meno di questo tenore l'invito lanciato la scorsa settimana su queste colonne dal sindaco di Pinerolo Luca Salvai. L'argomento 'Fusione dei Comuni' era emerso durante il question time promosso dall'Amministrazione nel piccolo borgo di Baudenasca, alla periferia della città. I cittadini, in quell'occasione, si chiedevano se non fosse meglio essere accorpati al Comune di Macello, una realtà più piccola e per certi versi più simile a quella della frazione rispetto a Pinerolo. Ne è nato uno spunto di riflessione, per un sindaco che già in campagna elettorale aveva inserito tra i punti del programma proprio la fusione tra Comuni, « in un'ottica di confronto, tenendo conto dei legami storici tra comunità, vocazioni condivise e anche vantaggi economici ». Se in campagna elettorale (le elezioni si sono svolte all'incirca un anno fa), di confronto ce n'era stato ben poco, piuttosto ne era nato uno strascico polemico, questa volta l'invito non è caduto nel vuoto. Qualcuno ha risposto « Pres ente! ».

A prendere al balzo la palla lanciata da Salvai è il sindaco di Pragelato Giorgio Merlo, politico di lungo corso, ex deputato, che oggi parla anche nella veste di consigliere nazionale ANCI: « Il tema della fusione dei Comuni sembra lunare ma non lo è. Pochi hanno il coraggio politico di toccarlo ma al congresso ANCI è un dibattito molto rilevante. O lo affrontiamo come territorio, oppure prima o poi ci sarà una scelta dall'alto, e lo faranno con la regola numerica in base alla popolazione, con un criterio di mera razionalizzazione che somiglierà a una mannaia ».

Merlo è convinto, in altre parole, che il problema non si possa più aggirare, « altrimenti la realtà ti si presenta di fronte e ti accorgi che non puoi più fornire determinati servizi ». A cosa si riferisce è sotto gli occhi di tutti i sindaci. Dal punto di osservazione offerto dal suo piccolo Comune montano, il sindaco pragelatese di difficoltà ne riscontra principalmente tre: « Prima di tutto, avere la presenza di un Segretario comunale. Il nostro, nell'Unione, conosce benissimo il territorio e ha una grande competenza giuridica, ma quanti hanno questa fortuna? ». Secondo, il problema del personale: « In molti Comuni c'è un paio di mezze giornate a settimana, e per il resto che si fa? Si chiude ». Infine, le politiche comuni: « Nel momento in cui devi programmare servizi scolastici, trasporti, gestione dei beni comuni, o anche il turismo, come le fai queste cosa se ogni volta devi mettere d'accordo tante specifiche realtà che si fanno portatrici di ricette diverse? Il problema è che tu rischi di sguarnire i servizi essenziali ai cittadini e non fare politiche territoriali di area vasta ».

Adesso, da un lato il sindaco di Pinerolo ha risollevato il dibattito (ormai pluridecennale) delle fusioni. Dall'altro Merlo sostiene di vedere « un salto di qualità, seppure piccolissimo, della classe dirigente. Una consapevolezza nuova che da soli non si può andare avanti ». Lo dice pensando ad alcuni segnali, come il bando vinto dal Pinerolese per le Comunità energetiche. Sarebbe un buon momento, quindi, per affrontare il tema delle fusioni: « Il sindaco della città capofila ha posto il problema. Se anche Pragelato riprende la proposta politica, che è interessante, potrebbe essere l'occasione per rilanciare il dibattito- aggiunge Merlo -.

Questo è un territorio compatto. Già 30 anni fa quella della Provincia del Pinerolese era una grandissima proposta. Non l'incentivazione al particolarismo ma uno stimolo al protagonismo di questo territorio nello scacchiere regionale. Dopo 30 anni il tema va affrontato in un quadro istituzionale diverso. Ma dobbiamo comunque porci il problema delmiglior funzionamento del territorio, e la via non è la rivendicazione campanilistica ». Proprio la sindaca che lo ha preceduto a Pragelato, Monica Berton, fu protagonista insieme al dirimpettaio di Usseaux, Andrea Ferretti, verso la fine dello scorso mandato, di un dibattito che aveva coinvolto le due Comunità su pro e contro di una fusione. Non fu preso bene e finì in un nulla di fatto. Merlo intende ora rilanciarlo? Sul punto non si sbilancia: « Io lo avevo seguito poco - risponde - mi dicono che fu affrontato troppo drasticamente ». Per ora si limita a promuovere il dibattito a livello di territorio.

Il sindaco di Pinerolo accoglie di buon grado le dichiarazioni di Merlo e si dichiara sin da ora disponibile a farsi promotore di un incontro di approfondimento e formazione con esperti delle associazioni che in Italia si occupano di fusione dei Comuni. « Diamoci appuntamento all'inizio del nuovo anno per aprire la discussione e intraprendere questo percorso insieme, in un'ottica di territorio ».

DARIA CAPITANI LUCA PROT

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Non è più il tempo dei campanilismi. Il tema sulla fusione tra Comuni va affrontato come territorio, prima che ci venga imposto dall'alto.

GIORGIO MERLO

Ii sindaci di Pragelato, Giorgio Merlo, e Pinerolo, Luca Salvai.

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